PigraMente

perché fare le cose di fretta?

Ci ho provato …

… a dire qualche mio problema ma purtroppo è diventato per me al pari del fumare: una cattiva abitudine da eliminare completamente.

Ti è mai capitato di raccontare a qualcuno un problema che ti preoccupava e di sentirti rispondere con qualcosa del tipo: “Sì, certo, ma tu non sai cosa vuol dire avere problemi veri…”?, “fai una vita di merda? tu non sai la mia! I miei problemi sono più grossi dei tuoi!” e tante altre risposte simili, alla fine tutte con lo stesso finale … mi sto zitto e mi ritiro, qualche volta con rabbia, altre volte con tristezza ma sempre con la senzazione del “chi me lo ha fatto fare?”.

Questa fastidiosa abitudine di sminuire i problemi altrui per mettere in risalto i propri è purtroppo molto diffusa. Invece di confidarsi con chi speri ti possa capire alla fine preferisci rivolgerti a uno psicologo, a un estraneo su un treno, a scrive due cazzate su un social come a buttare una bottiglia a mare con un messaggio che sai si perderà in fondo al mare ma quella piccola speranza che qualcuno lo legga … solo leggerlo.

Si tratta di un atteggiamento che peggiora sempre più la mia avversione nei confronti della gente in generale perché vorresti solo sfogarti ma trovi dovunque guerrieri che vogliono combattere e dimostrare di stare peggio di te.

Perché c’è questa voglia di combattere invece di stare semplicemente zitti ad ascoltare? 

le mie personali impressioni sono tante, forse sbagliate ma sono le mie impressioni … personali.

Mi rivolgo forse alla persone sbagliate, alcune vogliono sentirsi superiori a prescindere e nel momento in cui sentono i miei problemi è facile sminuirne il valore che io do ad essi attraverso disgrazie più grandi e forse trovano un valido appoggio per farmi sentire inferiore: un uomo grande e grosso, intelligente, sensibile, facile da sconfiggere sul terreno delle disgrazie con il racconto di problemi più pesanti, con meno soluzioni, con risvolti negativi maggiori; abbastanza facile da fare: in quel caso mi accorgo quanto fragile sia la persona a cui mi sono rivolto, quanto debole sia il suo carattere, quanto il sentirsi superiore supera l’ascolto, l’empatia. Lo vedo come  un meccanismo di difesa che permette di evitare di confrontarsi con le sue proprie fragilità, fragilità che io in quei momenti voglio ignorare per un istante, parlando delle mie ma che non faccio a meno di notare … quanto deve stare male una persona al punto da voler competere con gli altri ingigantendo i propri problemi persino mentendo su fatti e persone?
La mancanza di empatia è anche abbastanza comune. Spesso mi ritrovo a pensare come possa essere la vita nei panni degli altri, con le loro esperienze pregresse, esperienze simili o diverse dalla mia e comprendo come abbiano scelto di percorrere una strada invece di un’altra; non posso giudicare perché io sono diverso e ho un fisico e  una mente diversa; queste persone, quelle che non riescono un minimo a mettersi nei miei panni li scarto subito. Che sia sbagliato o meno, per me chi è convinto che la vita debba essere percorsa solo a modo loro sono aspiranti tiranni che messi in condizione di avere un fucile sarebbero capaci di uccidere chiunque la pensi diversamente. Abbiamo troppi esempi nella storia … egoismo puro ed egocentrismo coltivato fin da piccoli, nascosti dietro finto vittimismo e mente manipolatrice dietro occhi da cerbiatto. 

Posso capire che nel momento in cui io voglio sfogarmi chi ho davanti ha pensieri diversi … in questo caso mi sto zitto e ascolto e mi ritiro quando ne ho abbastanza: inutile appesantire ulteriormente la vita di merda degli altri. Alcuni si offendono, altri spariscono, altri attaccano perché non li stai ascoltando più. Nego loro il sacro divino diritto di essere ascoltati e l’altrettanta rabbia divina si placa rompendo il cazzo al primo che capita sulla loro strada.

Mi sono trovato spesso in queste situazioni, ex compagne, ex amici, ex in vari settori della mia vita e da queste esperienze ho imparato che la rabbia serve a poco.

La prima cosa da fare è mantenere la calma, perché da persona irosa quale sono non poche volte ho mandato al diavolo chi vuole combattere a prescindere, specialmente quelli che sono convinti che i tuoi problemi sono solo dei mezzi per dominarti o manipolarti.
Cercare di far capire all’altro la mancanza di rispetto è un traguardo molto lontano perché è difficile dire a qualcuno che mi sta offendendo perché l’offesa è una cosa diretta, un insulto e la manipolazione che avvertiamo ogni giorno è solo un modo di fare e non una violenza.
Alla fine cambio discorso: è inutile parlare a una persona che non è disposta ad ascoltarti, cambio discorso, cucina, viaggi, sesso, soldi, politica …  non vale la pena sprecare energie per chi non è in grado di comprendermi e gli argomenti su cui parlare sono infiniti.
Cercare un ascoltatore che sappia ascoltare è una vita che lo faccio, alla fine preferisco uno psicologo che sai che non sarà mai un amico, non ti giudicherà mai, non ti darà mai consigli ma soprattutto non parlerà dei suoi cazzi.: 
Ognuno ha i propri problemi, grandi o piccoli. Non è mai giusto sminuire le difficoltà altrui per sentirsi meglio.

Se tutti ci impegnassimo ad ascoltare con attenzione e senza giudizio, il mondo sarebbe un posto sicuramente migliore ma se anche i più grandi pensatori continuano a dire le stesse cose sull’umanità senza riuscire a migliorare un pochino la gente … vuol dire che non c’è soluzione e l’unica è sperare solo in una botta di culo e trovare qualcuno che sappia ascoltare e che faccia piacere ascoltare … sapendo che è solo uno sfogo, un bisogno innato, una coccola, un abbraccio, un bacio sulla guancia … e nient’altro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

The maximum upload file size: 30 MB. You can upload: image, audio, video, document, spreadsheet, interactive, text, archive, code, other. Links to YouTube, Facebook, Twitter and other services inserted in the comment text will be automatically embedded. Drop file here