… nel senso che potevo battere la testa sul lavandino o sul bidet, potevo rompermi un braccio o una gamba o, anche se vecchio non sono, il bacino.
Sono stato fortunato, ero debole da un paio di giorni sia per il caldo sia per una febbriciattola da due soldi che mi disturbava con brividi di freddo (27 gradi in casa!) che piacevoli non sono.
Dopo l’ennesima sudata e una veloce doccia che mi rinvigorisse, alle tre di notte, non mi sono accorto dell’acqua. Ripeto, tra la debolezza, il caldo, la stanchezza mentale che non riesco a rifocillare con la lontananza assoluta da chi si lamenta sempre dalla mattina alla sera, sono scivolato, caduto e bestemmiato tra me e me per la mia noncuranza.
Risultato: dolore acuto al ginocchio e stiramento muscolare al braccio e avambraccio destro … da ieri sono uscite le ecchimosi, che oggi stanno diventando di un bel viola e il ginocchio si lamenta quando faccio fare lui movimenti circolari tipo uscita dalla macchina.
Ho passato l’intero sabato a spalmarmi creme per il dolore e massaggiarmi per sciogliere i nodi che si sono formati sul braccio e grazie al sonno adesso non sono più bloccato.
A chi dirlo? e poi, perché dirlo dato che tutti quelli che conosco hanno la loro vita di cui io sono solo una comparsa?
Meglio aspettare che guarisca al solito mio, senza medicine e soprattutto senza aiuti perché me li ricordo fin troppo bene i momenti in cui sono stato male e chi ci doveva stare in realtà si sollazzava con altri.
Memorie sopite che salgono come una nausea a non volere più vicino in questi momenti nessuno tranne un badante opportunamente pagato …
Il detto è sempre valido: meglio soli che mal accompagnati ma persino avvicinati ..
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